Roma città reciproca

Il 23 giugno si è svolto, presso l'Auditorium Parco della Musica, il convegno Roma Città Reciproca, con la partecipazione dell'Opera don Calabria e di molte altre realtà caritative della Chiesa di Roma.

Riportiamo un articolo di Luca Attanasio, per Radio Vaticana, con intervista a fratel Brunelli dell'Opera don Calabria di Roma:

Roma: la città eterna sospesa tra una crisi profonda - sociale, prima che economica - e disgregazione, sperimenta isolamento, nuove povertà, chiusura. Di questo si è parlato oggi alla manifestazione “Roma città reciproca”. La comunità cristiana della città, il cui primato è la carità, si interroga e offre strade e soluzioni non solo a partire da teorie di mercato o dottrine economiche, quanto da concetti antichi e al tempo stesso innovativi come fraternità e reciprocità. Al microfono di Luca Attanasio, il cardinale Agostino Vallini, il direttore dell’ISTAT, Enrico Giovannini, il direttore della Caritas Diocesana, mons. Enrico Feroci e il direttore dell’Opera Don Calabria, alla vigilia dell’80.mo anniversario di presenza a Roma, offrono visioni e piste per un futuro diverso a partire dai più deboli:

Nel 1974 veniva convocato da un suo predecessore il cardinale Poletti e da mons. Di Liegro il convegno noto come “I mali di Roma”. A 38 anni di distanza i cristiani di Roma si fermano come per ridare un’anima a questa città. Le parole del cardinale Agostino Vallini:

“Questo è il frutto di un cammino intraecclesiale, che non ha quasi, in prima istanza, la necessità di rivolgersi ad extra, ma che chiama tutti gli operatori della carità a Roma a dire: ragioniamo e lavoriamo insieme. E’ un’esperienza di comunione elaborata ed espressa in un bel documento che ci auguriamo possa adesso passare, diffondersi, creare cultura, in vista di una presenza più incisiva nella vita della Chiesa e della città. Paolo VI definì la politica la più alta forma di carità sociale”.

Enrico Giovannini, presidente Istat:

“In realtà, la cosiddetta economia comportamentale mostra come la reciprocità, cioè la relazione, sia in realtà al centro del mercato e del funzionamento dell’economia. La persona è al centro del messaggio cristiano. La comunità cristiana, oltre che praticare nella realtà di tutti i giorni questi principi, può aiutare a far sì che queste riflessioni diventino centrali nel dibattito politico. Come ci ha ricordato il Papa, la crisi ci obbliga a ripensare i modelli”.

Mons. Enrico Feroci parla di offerta dei cristiani di Roma, di un martirio della legalità e della giustizia:

“Sì, perché credo che in questo momento quello di cui noi più abbiamo bisogno è la testimonianza. Ci vuole un martirio dell’impegno quotidiano nel servire questa nostra società secondo le regole, perché i diritti e i doveri devono essere riequilibrati”.

La parola a Fratel Brunelli, direttore dell’Opera don Calabria di Roma, che a ottobre compie 80 anni di presenza in questa città:

“L’istituzione religiosa, la Chiesa di Roma, deve finalmente capire che è la Chiesa che ha bisogno dei poveri per essere se stessa e per vivere la sua missione. L’Opera don Calabria vuole esser questo e vuole esserlo in forma solidale anche con le altre istituzioni che sono presenti storicamente. I nostri 80 anni sono solo 80. E’ ora di diventare reciproci proprio con le istituzioni, insieme alla Chiesa”.