da Superando
Un recente Parere fornito dal Dipartimento della Funzione Pubblica blocca sostanzialmente, nella Pubblica Amministrazione, le assunzioni delle cosiddette “categorie protette”, previste dalla Legge 68/99 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”). Si tratta di un fatto ritenuto da più parti del tutto inaccettabile, sul quale prende una dura presa di posizione, ad esempio, il Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici
Non crediamo sia troppo azzardato prevedere prossimamente altre proteste – oltre a quella del Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici di cui riferiremo in seguito – nei confronti di quel Parere espresso il 22 maggio scorso dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, in risposta a un quesito posto dall’INPS, con il quale – come è stato scritto ad esempio nel notiziario dell’USI-Ricerca (Sindacato Nazionale Lavoratori della Ricerca) – «ha, di fatto, bloccato nella Pubblica Amministrazione le assunzioni di personale nei confronti del quale la legge (n. 68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.]) prevede particolari tutele in materia di occupazione».
«Le argomentazioni uscite da Palazzo Vidoni [sede del Dipartimento della Funzione Pubblica, N.d.R.] - si legge ancora nel “Foglietto” dell’USI Ricerca – non appaiono condivisibili, in quanto subordinano le eventuali assunzioni alla disponibilità di organico, con la conseguenza che, scrive la Funzione Pubblica, “l’obbligo di coprire le quote di riserva per le categorie protette, con l’eccezione della disciplina relativa ai centralinisti non vedenti, è sospeso fintanto che le amministrazioni pubbliche non abbiano posti disponibili nella dotazione organica e, a fortiori ratione [a maggior ragione, N.d.R.], laddove presentino posizioni soprannumerarie”». «Ma la Legge 68/99 – viene correttamente rilevato – ha una finalità ben precisa, che è quella di riservare ai soggetti meritevoli di tutela occupazionale una percentuale di posti in ragione del numero dei lavoratori occupati e non della dotazione organica».
Di fronte a ciò, quindi, una dura presa di posizione, come accennavamo inizialmente, è stata assunta dal Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici – aderente anche al FORUM Disabilità-Formazione-Lavoro (organismo promosso dall’Opera don Calabria e dalla Comunità di Capodarco) – secondo i cui rappresentanti, quel recente Parere espresso dal Dipartimento della Funzione Pubblica «conferma la scarsissima considerazione in cui è tenuta la categoria dei disabili anche da parte delle autorità competenti». «Dal nostro punto di vista – prosegue poi la nota del Comitato – è inammissibile che le assunzioni dei disabili, previste dalla Legge 68/99, possano essere bloccate e che si giustifichi nella sostanza questa scelta sciagurata con la necessità di contenimento delle spese della Pubblica Amministrazione. La Legge esiste e va rispettata, senza ricorso a motivazioni che riteniamo inaccettabili».
Non intendendo, quindi, «sopportare ulteriori attacchi al diritto al lavoro dei disabili», il Comitato lancia a tutte le Associazioni e i Gruppi impegnati per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, la proposta di organizzare congiuntamente una manifestazione di protesta in Piazza Montecitorio a Roma. (S.B.)